Ordine degli Avvocati del Tribunale di Fermo
Evento formativo
IL
PREDIRITTO GRECO NEI POEMI OMERICI
Prof. Luana Trapè. Avv. Mirko Trapè
Viene sperimentata una formula
inedita che mette in evidenza il legame esistente tra Diritto, Storia,
Letteratura, Arte, le quali tutte
si fondano su un tessuto
umanistico. Fu il sociologo Luis Gernet ad iniziare nel
1938 la ricerca del “prediritto” nelle fonti letterarie arcaiche, in particolare
nei poemi di Omero.
L’Iliade
e l’Odissea sono l’origine della letteratura occidentale, e mito fondante del
nostro immaginario è la guerra di Troia scatenata nel XIII secolo avanti Cristo
dai Micenei. Luana Trapè traccia l’avvincente storia con l’ausilio di una serie
di immagini: le imprese
degli eroi dipinte sulle anfore nere;
le straordinarie rovine delle città di Micene e Troia dissepolte
dall’avventuroso
Schliemann, con la scoperta dei favolosi tesori; le città degli ittiti
e le tavolette cuneiformi. La lettura dei versi sulla contesa tra
Agamennone ed Achille permette poi di riflettere sul tipo di monarchia che Omero
attribuisce agli Achei. Infatti
il poeta non narra soltanto imprese eroiche e grandi sentimenti: del lungo
periodo che lo separa dagli eroi di Troia
descrive anche forme di potere, mentalità, ideali e valori, modelli
comportamentali, personaggi da ammirare o disprezzare, norme pratiche del lavoro
e della vita quotidiana,
regole e consuetudini giuridiche.
Mirko Trapè, ancora sulla base di passi scelti dell’Iliade e dell’Odissea,
illustra gli ambiti in cui si è formato il prediritto: i doni ospitali, il
bottino di guerra, il pensiero magico-religioso ed i giochi, evidenziandone i
molti aspetti tuttora presenti nel diritto odierno, sia esso civile, penale,
processuale o internazionale.
Infine legge i versi dell’Iliade in cui viene descritto lo scudo di Achille, e
che contengono la prima narrazione di un processo del mondo occidentale,
anch’esso con tratti estremamente somiglianti alle forme attuali.
Nel processo omerico si discute sul pagamento della “poinè” (da cui pena), cioè
del prezzo che l’omicida deve pagare per evitare la vendetta della famiglia
dell’ucciso; in esso sono presenti figure analoghe a quelle odierne: i giudici,
le parti, il pubblico. Solo su un personaggio particolare, chiamato “histor”
(“storico”), rimane ancora un alone di mistero, poiché gli studiosi non ne hanno
individuato il ruolo con certezza.