Gli uomini primitivi, completamente indifesi davanti allo scatenarsi della
natura minacciosa e incontrollabile, la identificano con il Sacro e tentano di
influenzarlo usando il potere magico delle pitture.
Con la nascita delle religioni e del concetto di aldilà, presso le antiche
civiltà mesopotamiche l’unione con il Sacro avviene attraverso complessi riti
funerari, che si fondano su diverse forme di creazione artistica e letteraria,
fondata sulla convinzione
che le scene descritte o rappresentate accadranno veramente accadute
nell’aldilà.
Ne vediamo una narrazione esemplare nelle piramidi egiziane.
Nel secolo XIX nasce un sentimento individuale del Sacro, quando il Romanticismo
lo identifica con l’Infinito,
l’Ineffabile, e il Sublime: ne è interprete il pittore Caspar David Friedrich e,
nella contemporaneità, Mark Rothko.